Best Agrodolce 2020: i migliori del nostro anno
GLI CHEF IN DELIVERY
NUOVE APERTURE
A Milazzo una proprietà giovane e illuminata ha avuto l’intuito di riportare a casa, approfittando della pausa del primo lockdown, un talento come quello di Dario Pandolfo, anni tra Geranium e soprattutto Niederkofler. Allo Ngonia Bay, fresca struttura alberghiera affacciata sul mare, Pandolfo ha messo mano alla struttura ristorativa tra passaggi sulle sue esperienze precedenti e omaggi a territorio e tradizione come nel Cappuccino di mandorle e mare dove si alternano frutta secca, salsa al vino, cozze e patate e la golosità degli Spaghetti al pomodoro in bianco con i gamberetti di nassa.
A San Giovanni in Fiore nel cuore della Sila, si dipana la storia della famiglia Biafora. Ultima generazione Antonio che a gennaio ha infisso l’ultimo tassello quello di Hyle, ristorante all’interno della struttura alberghiera familiare, nome che sta per Sila e, aristotelicamente, per memoria, termini che si fondono nell’idea di Antonio. E che si esprimono in piatti che al loro meglio parlano della natura che lo circonda: il Riso con caprino e ginepro, i Bottoni di lepre e borragine con estratto di albicocca, il perfetto Agnello con carote.
LA FORZA DEL SUD
Sempre Sud, sempre più importante, sempre più famiglia. Qui siamo a Squille (a due passi dalla Caiazzo di Franco Pepe, la qualità fa sempre da cassa di risonanza) dove Domenico Marotta è ritornato dopo anni in giro per il mondo da Passard al Ryugin fino alla fondamentale esperienza al Piazza Duomo che ha dato un imprinting vegetale al suo essere ai fornelli. All’interno della struttura familiare che si occupa di catering e ricevimenti, ha ricavato un suo spazio, Marotta Ristorante, dove il comparto verde, di foglie e radici ha un posto preminente anche se non esclusivo, anche se è vero che nella bella e buona Insalata nera, il gambero rosso fa quasi da contorno. Ma il dialogo continua nella Trippa con carciofi e liquirizia e trova la sua massima esaltazione nella classicità territoriale dell’Agnello Laticauda maritato alla zucca senapata.
E per chiudere con il Sud, come non parlare dell’incontro tra un globetrotter brasiliano e la Vucciria palermitana. Mauricio Zillo è arrivato nel capoluogo siciliano a dar tono nuovo a un ristorante storico come il Gagini. Dopo anni tra Milano, Parigi e Barcellona il suo spirito ribelle ed eretico si è subito calato nella cultura e nella tradizione sicula. La salsiccia ritmata tra cuscus, rucola e fichi secchi, il pollo con la frascatula e l’uva zibibbo, i ditalini con fiori di zucca, zucchina lunga e seppioline, il primo più buono assaggiato quest’anno. È sbarcato un fuoriclasse a Palermo, speriamo ci resti a lungo.
Ripartire, anche da qui.