Antonio Biafora, il successo della nouvelle vague calabrese passa dalla Sila
Nel cuore della Sila batte un cuore forte, quello di Antonio Biafora, chef stellato del ristorante Hyle di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza. Biafora è il cuoco che voleva fare l’albergatore e che in soli 10 anni è passato dal non essere mai entrato in cucina alla Stella Michelin.
Dici “Calabria” e pensi subito al mare, al peperoncino, a persone testarde ogni oltre ragionevolezza. Antonio Biafora è esattamente l’opposto del malriposto pregiudizio che si ha di questa incredibile regione: colto, pacato, equilibrato e per di più, vive in montagna. Il ristorante stellato guidato da Antonio Biafora si chiama Hyle, viene dal greco e possiamo tradurlo con “materia”. Si trova a San Giovanni in Fiore, 1250 metri sul livello del mare, nel cuore della Sila, il polmone verde del Mezzogiorno. Il ristorante non è solo un ristorante: fa parte di un meraviglioso resort, il Biafora Resort&Spa, uno dei centri benessere più belli di tutto il Sud Italia.
Tutte queste incompatibilità con i preconcetti di cui è piena l’Italia rendono Antonio Biafora uno dei migliori “Virgili” che si possano desiderare per scoprire una delle nuove mete gastronomiche d’Italia. In realtà lui non ne è così certo, non al momento almeno: “Ora non lo possiamo dire ancora, ma tra qualche anno potremo parlare di turismo gastronomico in Calabria. Bisogna fare rete tra gli albergatori e questa è la cosa più difficile, ma a livello gastronomico noi cuochi siamo tutti molto legati”.
La storia di Antonio Biafora: il direttore d’albergo diventato chef stellato
Antonio Biafora il cuoco proprio non voleva farlo e i genitori erano d’accordo con lui: “Sarei voluto diventare il direttore dell’albergo e i miei mi spingevano verso questa direzione” racconta il giovane chef cosentino. Per raggiungere questo sogno ha fatto tutto secondo le regole, studiando e prendendo attestati. Dopo le scuole medie….continua su cookis.it